Nuova Legge di Bilancio 2020 per beni Industria 4.0

Tutto quelle che devi sapere per passare dalla teoria della legge alla pratica della tua impresa.

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Questo articolo nasce dalle nostre competenze in materia Industria 4.0 per cercare di definire i principali passi che un imprenditore dovrebbe percorrere non appena inizia a pensare alle agevolazioni Industria 4.0

Iniziamo esponendo i nuovi crediti di imposta, analizziamo le caratteristiche che tutti i beni Industria 4.0 devono avere per essere considerati tali e finiamo per dare un’idea concreta di cosa deve fare un imprenditore all’interno dell’azienda per adempiere alla Legge e ottenere l’agevolazione.

Quali sono i benefici per chi investe in beni strumentali Industria 4.0?

La Legge di Bilancio 2020 ha abolito il super e iperammortamento, introducendo 3 crediti di imposta per tutti gli investimenti in beni strumentali:

– i beni materiali Industria 4.0 riceveranno un credito di imposta pari al 40% del costo del bene per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.

Per investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni (investimento complessivo) il credito d’imposta riconosciuto è pari al 20% del costo del bene.

I beni materiali Industria 4.0 sono quei beni che rientrano nell’Allegato A della Legge 232/2016.

– i beni immateriali Industria 4.0 riceveranno un credito di imposta pari al 15% del costo del bene per investimenti complessivi fino a 700.000 euro.

I beni immateriali Industria 4.0 sono quei beni che rientrano nell’Allegato B della Legge 232/2016.

– i beni materiali strumentali nuovi che non sono Industria 4.0 riceveranno un credito di imposta pari al 6% del costo del bene per investimenti complessivi fino a 2 milioni di euro.

L’aliquota del credito di imposta si applica al totale degli investimenti effettuati nell’arco dell’anno e non al valore del singolo bene.

Chi può beneficiare dei 3 crediti di imposta?

Possono fare domanda per i crediti di imposta tutte le imprese residenti nel territorio italiano, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico, dal regime fiscale e dalla dimensione.

Gli investimenti devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2020, ovvero entro il 30 giugno 2021 a patto che alla data del 31 dicembre 2020 l’ordine di acquisto del bene sia stato accettato dal fornitore e che sia avvenuto il pagamento dell’acconto pari ad almeno il 20% del costo del bene.

Che documenti presentare per fare richiesta del credito?

La perizia tecnica di un ingegnere o di un perito industriale iscritto all’albo o l’attestato di conformità di un ente di certificazione accreditato che certifichi i beni oggetto di perizia rientrino nell’Allegato A e B della Legge 232/2016 e che gli stessi siano interconnessi al sistema Fabbrica.

Qualora il valore unitario dei beni oggetto di richiesta del credito di imposta è inferiore a 300.000 euro, si può presentare una dichiarazione firmata dal legale rappresentante.

Quali caratteristiche deve avere un bene per essere considerato Industria 4.0?

L’Allegato A della Legge 232/2016 spiega in dettaglio quali sono i beni materiali che rientrano nella categoria Industria 4.0 e quali sono le caratteristiche obbligatorie e aggiuntive che i beni devono avere per essere considerati tali.

I beni materiali Industria 4.0 sono “beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti.”

Nella categoria rientrano le macchine utensili per asportazione truciolo e lavorazione della lamiera.

Le caratteristiche obbligatorie sono 5:

  • controllo per mezzo di CNC e/o PLC;
  • interconnessione ai sistemi informatici della fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
  • integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
  • interfaccia uomo/macchina semplice ed intuitiva;
  • rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.

Le caratteristiche aggiuntive sono 3 (di cui almeno 2 devono essere soddisfatte):

  1. sistema di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
  2. monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo;
  3. caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).

Analizziamo in dettaglio queste caratteristiche

Parte delle caratteristiche obbligatorie e aggiuntive è prerogativa del costruttore delle macchine utensili, cioè è il costruttore a dover produrre delle macchine che corrispondano ai requisiti richiesti.

Una parte di queste caratteristiche è invece tuo dovere in quanto imprenditore far si che siano soddisfatte.

Di seguito una tabella che chiarisce a chi compete cosa.

CARATTERISTICAPERTINENZA
Controllo per mezzo di CNC e/o PLCCostruttore
Interconnessione ai sistemi informatici Imprenditore
Integrazione automatizzata con il sistema logistico, con la rete di fornitura e/o con altre macchineImprenditore
Interfaccia uomo/macchina semplice ed intuitivaCostruttore
Rispondenza ai parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoroCostruttore
Telemanutenzione, telediagnosi e/o controllo in remotoCostruttore
Monitoraggio condizioni di lavoro e dei parametri di processoCostruttore

Quindi se per le caratteristiche che sono di pertinenza del costruttore basta verificare bene i dettagli tecnici della macchina prima di acquistarla ed eventualmente richiedere una certificazione che lo attesti, che cosa devo fare io, imprenditore, per soddisfare le caratteristiche che mi competono?

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Gli obblighi dell’imprenditore per ottenere il credito di imposta

Una volta assicuratosi che la macchina utensile oggetto del proprio interesse rispetti le caratteristiche intrinseche per ottenere il credito di imposta, bisogna focalizzare l’attenzione sui requisiti che deve soddisfare la fabbrica. I due sistemi infatti, fabbrica e macchina, devono poter dialogare tra loro e scambiarsi dei dati.

In particolare devi assicurarti che

  • la macchina sia interconnessa ai sistemi informatici della fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
  • avvenga un’integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo.

L’interconnessione ai sistemi informatici della fabbrica è soddisfatta se la macchina dialoga con i sistemi interni e scambia dati con essi. Per sistemi interni si intendono, ad esempio, il gestionale, il sistema di pianificazione della produzione,  i sistemi di progettazione e sviluppo prodotti, ecc…

L’integrazione automatizzata è soddisfatta se la macchina utensile è integrata anche solo ad uno dei seguenti sistemi:

– sistema logistico della fabbrica: la macchina utensile deve essere integrata fisicamente nel ciclo produttivo, ad esempio se è asservita da un robot/carroponte/sistema aereo che a sua volta è integrato ad un altro elemento come un magazzino o un’altro impianto/macchina.

Oppure la macchina utensile può essere integrata nel sistema in senso informativo, ovvero i prodotti devono essere rintracciabili tramite dei sistemi a codici a barre, tag RFID, ecc…

– rete di fornitura: la macchina utensile deve scambiare dati con altre macchine o con i sistemi informativi della rete di fornitura, cioè con fornitori o clienti

– altre macchine del ciclo produttivo: la macchina utensile deve scambiare dati o segnali con altre macchine del ciclo produttivo che si trovino a monte e/o a valle della stessa

Ma in pratica come si concretizza tutto ciò?

Al momento dell’installazione, la macchina utensile viene connessa alla rete Internet della fabbrica, in questo modo la macchina diventa rintracciabile ma deve poter scambiare dati con il sistema. Per fare ciò hai bisogno dei beni immateriali Industria 4.0, anch’essi oggetto del credito di imposta. Si tratta di software, system integration, piattaforme e applicazioni che connettono le macchine utensili  alla fabbrica.

Sono in grado di fare tutto da solo?

Non siamo qui per spaventarti, la trasformazione della tua impresa in Industria 4.0 è complessa ma non impossibile, molti tuoi colleghi e concorrenti hanno intrapreso questa strada e la stanno portando avanti con successo.

La prima cosa che deve essere chiara, quando e se inizi a pensare alle agevolazioni Industria 4.0, è analizzare sapientemente la realtà della tua impresa. Non sempre, infatti, si deve costruire tutto dal principio, a volte basta capire dove è necessario integrare i sistemi già presenti in azienda.

Se non sai a chi rivolgerti o se vuoi essere sicuro di parlare con dei consulenti affidabili e sicuri, Ottaviani Macchine è la risposta alla tue domande. Abbiamo selezionato dei partner esterni 100% affidabili e competenti in materia Industria 4.0 che ti affiancheranno in tutto il processo. Alcuni dei nostri fornitori si adoperano essi stessi in prima persona per offrire un pacchetto completo di macchina e software per ottemperare le richieste in materia Industria 4.0; possiamo addirittura presentarti il perito per redigere i documenti necessari.

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